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Formazione e capacità manageriali: ecco come scegliere il giusto amministratore condominiale.
CONDOMINI: ALLA RICERCA DELL’ONESTA’ PERDUTA
Dai titoli di studio alle competenze tecniche: i 7 consigli dell’A.N.AMM.I. per scegliere l’amministratore migliore.

Amministratore onesto

In vista delle assemblee di nomina che, in genere, si svolgono nei primi mesi dell’anno, L’Anammi, l’associazione degli amministratori d’immobili, ha definito una seri di consigli utili pe rvotare l’amministratore di qualità.
1. Requisiti professionali. La recente riforma (legge 220/13) stabilisce l’obbligo di diploma di scuola superiore: questo livello minimo di istruzione è fondamentale, insieme alla frequenza di un corso di formazione di base. Inoltre, il professionista non deve aver subito alcuna condanna penale. Altro obbligo imposto per legge è la formazione continua.
2. Amministratore certificato. La legge 4 del 2013 consente alle associazioni che rappresentano un’attività non regolamentata di
Qual è l’identikit di un buon professionista? Cosa Verificare se si vuole scegliere bene l’amministratore condominiale? l’A.N.AMM.I. ha predisposto qualche suggerimento sul tema.
rilasciare una "certificazione di conformità". In pratica, è un attestato che comprova i requisiti professionalo dell’amministratore, previa veridica da parta della stessa associazione, che ne è legalmente responsabile. Tale certificato fa parte delle garanzie da fornire agli utenti, come lo sportello per il consumatore e la polizza assicurativa.
3. La consulenza con gli specialisti. Un amministratore condominiale deve essere un pò ingegniere, un pò avvocato, un p&0grave; fiscalista. È necessario, quindi, che si avvalga dell’aiuto di consulenti fidati. Anche in questo caso, l’appoggio di un’associazione e dei suoi specialisti si rivela importante.
4. Capacità manageriali. Per
legge gli amministratori condominiali sono chiamati a occuparsi dei problemi più diparati: risparmi energetico, ristruttirazioni, sicurezza degli impianti.<>.
5. Non di sola carta. Gli attuali obblighi contabili a carico del professionista condominiale impongono l’ausilio di un computer. <>.
6. L’associazione conta. Formazione di base, aggiornamento, certificazione, consulenze specializzate, informazione in tempo reale, certifacazione di conformità: come si vede, queste attività sono tipiche di un’associazione di categoria rappresentativa del settore. << Per questo motivo - sottolinea Bica - ci appelliamo al ministero della Giustizia, chiamato a definire il regolamento sulla formazione degli amministratori, affinchè valorizzi il ruolo delle associazioni di settore in questo ambito, tenendo conto anche dell’Elenco delle organizzazioni maggiormente rappresentative, istituito presso lo stesso dicastero>>.
7. La prova del nove. Subito dopo la nomina, il professionista deve apporre la targa con nome e recapiti all’esterno del condominio, mondo d a consentire ai condòmini di rintracciarlo facilmente, evidenziando anche l’iscrizione all’associazione di categoria.

Pubblicato il 20/08/2017
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